MOSTRE 2023
“Uno sguardo al ‘900 attraverso le opere di Leslie MEYER”

Leslie Meyer nasce a Roma nel 1927 ed è pittore attivo a Milano dagli anni 50 del secolo scorso fino al 2020.
Da giovane diventa tecnico della decorazione artistica del vetro: alle vetrerie Fontana produce vetri per luci di grande raffinatezza tecnica ed estetica. Forse da queste premesse deriverà la trasparenza e la luminosità dei quadri che in seguito dipingerà, risolti sempre con lieve materia.
Nel dopoguerra in Accademia di Brera frequenta la scuola di figura tenuta dal pittore Aldo Salvadori: ne deriva il rigore del disegno e l’eleganza nella composizione. Con Salvadori in quegli anni insegnavano famosi artisti come Marino Marini che era già stato collega di Salvadori quando ambedue insegnavano all’Istituto superiore di industrie artistiche in Villa Reale a Monza, prima della guerra.
A metà anni ‘50 Meyer inizia ad esporre presso le gallerie private come tutti gli artisti della sua generazione in un stagione in cui i premi di pittura e le gallerie avevano un ruolo vivacissimo nella promozione culturale. Espone in mostre personali e su invito a rassegne di gruppo come la Biennale di Milano del 1959, la mostra “Arte figurativa italiana” al Palazzo della Permanente in via Turati a Milano nel 1966. Fondamentale è la personale alla Galleria comunale d’arte moderna di Gallarate nel 1990; nel 1999 espone alla Galleria d’arte moderna di Bellinzona.
Tra i testi critici e le recensioni sui giornali dell’epoca spicca il nome di Dino Buzzati sul Corriere della Sera. Meyer si dedica anche all’incisione all’acquaforte producendo cartelle accompagnate da testi di scrittori tra i quali Raffaele Carrieri.
Nel 2003 espone alla rassegna dedicata ad Aldo Salvadori e ai suoi amici pittori: “Quatre générations de peintres”, al Palazzo della Nazioni di Ginevra, visitata da un pubblico internazionale. Accanto a Meyer, Leonardo Cremonini, e Vincenzo Radino, padre del famoso fotografo milanese Francesco Radino.
Nel 2005 espone in personale alla Saletta Reale di Monza invitato dall’Associazione Amici dei Musei di Monza nella serie di mostre intitolata “Il colore trasparente” a cura di Alberto Crespi.
Figure in interni, nudi femminili, nature morte di oggetti, composizioni di fiori, paesaggi, vengono incontro emergendo dall’ombra verso la luce con grande eleganza. Ma intorno al 2000 l’artista rivoluziona il proprio linguaggio abbandonando tele e pennelli. Lavora solo su carta che si fabbrica da sé e utilizza solo pigmenti naturali. I frammenti di carta sono macerati nel colore ad acqua e diventano essi stessi materia pittorica: pressati sul foglio che li ingloba, vengono a volte lasciati in rilievo, a volte appianati.
Se le tonalità preferite dei quadri erano grigi, ocre e bruni, ora il colore irrompe a tutta tavolozza in composizioni sempre più decisamente astratte. Il lavoro è lungo e accuratissimo. I frammenti, come le tessere dei mosaici. Il risultato è sempre di un ordine perfetto e di una freschezza pittorica eccezionale: una stagione fertile e gioiosa.
Opere di Meyer in collezioni museali: la Raccolta Bertarelli al Castello Sforzesco, la Fondazione di Corrente a Milano, l’Archivio del Contemporaneo dell’Accademia Nazionale di San Luca in Roma della quale Meyer era Accademico dal 1995.
“RITRATTI IN PIROGRAFIA” – Carlo PROIETTO

Nato a San Giovanni Rotondo nel maggio del 1976 vive attualmente a Foggia. Nel 2002 consegue il diploma presso l’Accademia di Belle Arti, specializzandosi nel settore della Decorazione. È insegnante di Pirografia e Piroincisione. Da sempre appassionato di quest’ arte, da molti anni organizza corsi di pirografia nelle scuole dove, tale tecnica, suscita un fortissimo interesse tra gli studenti. Per diversi anni lavora come stampatore in una galleria d’arte dove sperimenta i vari sistemi di stampa senza mai trascurare la sua vera passione, la pirografia. Il suo lavoro ha dimostrato che la pirografia può essere paragonata ad una qualsiasi forma d’ arte “contemporanea”.
Questa tecnica, “a fuoco” con la quale incide i suoi disegni non solo si traduce in opere puramente originali ma conferisce anche un altro strato di simbologia e significato a ciascuna immagine.
All’interno della sua arte pirografica Proietto è in grado di creare una mitologia completamente nuova che riflette l’esperienza umana all’interno del contesto industriale altamente urbanizzato che tutti abbiamo imparato a conoscere.
In montaggi simili a scatole vediamo scorci di esseri umani alle prese con i meccanismi del mondo esterno.
Oltre alla presenza in mostre personali in Italia ed all’estero, Carlo G. Proietto ha anche pubblicato 3 libri sulla pirografia.
“MORBIDO COME LA CERA DURO COME L’ACCIAIO” Luciano PERFETTI

Luciano Perfetti, scultore e pittore milanese, classe 1969, professionista da trent’anni.
Ha approcciato l’arte in età giovanile con piglio artigiano ed un gusto figurativo derivatogli dai suoi studi, terminati con la laurea nel 1996 in Lettere Classiche, con una tesi in “Storia dell’arte medievale e moderna”.
Pittore ad olio figurativo in grande formato, esordisce come copista, prediligendo autori italiani e stranieri di età barocca fino alla prima metà del ‘700.
Sviluppa nel corso degli anni un linguaggio artistico iconograficamente ispirato non di rado al fumetto ed al cinema.
Come incisore acquafortista ha lavorato con l’incisore Gioia, vedendo pubblicate alcune sue opere su “Grafica d’arte” e “L’occhio nel segno” sotto gli auspici del professor Paolo Bellini.
Da subito bronzista, si dedica alla ricerca archeologica delle tecniche di fusione, giungendo a convogliare tali esperienze nelle sue prime opere e monumenti, tutti a cera persa con metodo diretto.
Sono sempre di questi anni: il diploma presso la neonata Scuola Orafa Ambrosiana, il lavoro come scalpellino per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, l’applicazione delle tecniche metallurgiche di sua competenza nella Cre.art, cooperativa di produzione di propria fondazione, il lavoro per la Fonderia Artistica Battaglia come cesellatore sulle opere di >b>Francesco Messina, per la BGF nella produzione di opere in ferro battuto, per la Rancati di Milano, attrezzistica per le scene, forgiando elmi e spade.
In contatto con Ars Value nella persona di Pierluigi Salvatore, nell’inventare una produzione artistica che si avvicini alle istanze dell’informale (2013-2015), tornando alla tecnica della forgiatura del ferro già praticata negli anni giovanili, sperimenta un procedimento che lo porterà nel 2014 a fondere i primi pezzi in acciaio inox lavorati a cera persa.
Negli anni successivi ottimizza il sistema fino ad ottenerne il brevetto.
Attualmente è impegnato nella ricerca e nello sviluppo figurativo in acciaio inox a cera persa secondo il suo metodo per la produzione di opere in piccolo e grande formato, frutto della contaminazione dell’arte d’ispirazione barocca con il pop contemporaneo.
In mostra vengono presentati 5 lavori. Tra questi uno ha visto terminare la sua lavorazione 1l 16.02.23!
“ARCHEOLOGIAALIENA” – Paolo FIORELLINI

“Nel Luglio del ’69 avevo da poco compiuto i miei 8 anni, era il tempo della TV in bianco e nero, dei ghiaccioli coi coloranti e dello sbarco sulla luna.
Passavano in televisione rari films di fantascienza. Tra questi – Ultimatum alla terra –
Ricordo mi colpì molto quell’essere, il robot, si trovava alle spalle dell’alieno e mi colpì a tal punto che ora gran parte del mio lavoro parla di lui. Io lo chiamo… IDOLO”.
Paolo Fiorellini è artista poliedrico. Spazia tra pittura, scultura, assemblage, performances ed istallazioni con esiti collocabili tra la Transavarguardia e le ricerche oggettuali più recenti.
La su ricerca consiste nel creare disorientamento e nel proporre icone ed archetipi capaci di suggerire concetti e principi morali.
“ARCHEOLOGIAALIENA” presenta un nutrito numero di lavori.
Pezzi unici che abbracciano le varie discipline che Paolo Fiorellini esplora nel suo operare. Un’occasione speciale per poter comprendere in maniera esaustiva il mondo immaginifico dell’artista ligure.
Un range di lavoro con altezza che varia da cm 30 sino ad oltre 2mt.
Buona visione
“Combinazioni”

“XXL”

Federico MARCOALDI – E’ SOLO CARTONE COLORATO
